La scelta di un nuovo PC portatile potrebbe essere più difficile di quanto ci si possa immaginare. Il mercato è ormai ricco di proposte e districarsi tra i diversi brand sta diventando sempre più complicato. Da qualche mese stiamo cercando di fare un po' di chiarezza con le nostre guide d'acquisto e oggi abbiamo voluto realizzare una sorta di manuale per comprendere quali sono gli aspetti da tenere in considerazione quando si deve comprare un nuovo notebook.

INDICE

SCENARIO D'USO

Le prime domande che ci dobbiamo porre per scegliere il nostro notebook sono: Che cosa farò con il mio portatile?

Quali sono le caratteristiche più adatte per fare quello che mi sono prefissato? Questo aspetto è di grande importanza perché in base alle nostre necessità ci dovremmo rivolgere verso una categoria di prodotti piuttosto che un'altra. Negli ultimi anni sono andate creandosi una serie di famiglie di prodotti divise proprio per destinazione d'uso. Abbiamo quindi i portatili da gaming, quelli per creatori di contenuti, quelli potenti e adatti al lavoro in mobilità e infine quelli un po' più semplici e indirizzati ad un utilizzo casalingo, ottimi per rimpiazzare il vecchio desktop di casa utilizzato giusto per navigare e controllare le email. Non sempre le differenze tra queste tipologie di prodotti sono ben delimitate. Può capitare infatti abbastanza spesso di imbattersi in PC per giocare che sono sulla carta ugualmente adatti ai creator. Entrambe le categorie hanno infatti bisogno di tanta potenza di calcolo per gestire grosse librerie di foto, per fare editing video o dall'altra parte per permettere ai titoli più recenti di girare senza incertezze. Allo stesso modo può accadere il contrario, come abbiamo visto con la linea di MSI Prestige: portatili dedicati al lavoro creativo ma abbastanza potenti da consentire il corretto funzionamento di diversi giochi.

E allora perchè è importante sapere che cosa andrete a fare con il vostro PC e quali son le caratteristiche che vi permetteranno di svolgere il compito nella maniera migliore? Tornando all'esempio dei notebook per Creator e Gamer, giusto per citare un caso, se prendiamo in considerazione la sola potenza di calcolo i prodotti potrebbero sembrare ugualmente adatti per l'uno e per l'altro scopo. Andando invece ad analizzare più nel dettaglio le soluzioni ci accorgiamo che ci sono importanti differenze per esempio nei display. I prodotti per creatori di contenuti monteranno pannelli ad alta risoluzione, con una maggiore accuratezza nella riproduzione dei colori senza dare troppo peso a tempo di risposta e refresh rate. Dall'altro lato i prodotti pensati per i videogiocatori saranno sicuramente dotati di refresh rate elevati e tempi di risposta bassissimi, anche a discapito di risoluzione e precisione dei colori. Capite quindi che porsi queste domande è fondamentale per non rischiare di acquistare un prodotto di cui non sfrutteremmo tutte le potenzialità o che ci sembra adatto alle nostre esigenze ma in realtà nasconde caratteristiche per le quali troviamo sul mercato soluzioni che a parità di prezzo offrono specifiche più adatte al nostro tipo di utilizzo.

PROCESSORE

Dopo aver definito il tipo di utilizzo che faremo col portatile, il primo componente a cui bisogna fare attenzione è sicuramente il processore. Fino a qualche anno fa la scelta era quasi obbligata e puntava dritto verso le soluzioni con CPU Intel. Nel corso degli ultimi due o tre anni le cose son cambiate e AMD è tornata ad essere una più che valida alternativa, specialmente con la sua serie di CPU più recente, ovvero la Ryzen 4000 mobile, capace di elevate prestazioni e consumi ridotti. I sostenitori di uno o dell'altro brand hanno acceso una grande diatriba su quale sia la scelta migliore. Non c'è però una risposta definitiva a questa domanda, entrambi i marchi hanno un grande know how alle spalle e sono in grado di realizzare delle CPU di altissima qualità. Un elemento che accomuna entrambi è il modo in cui queste due grandi aziende dividono i loro processori mobile. Esistono infatti due macro categorie: Serie U (Ultra Low Voltage)

Serie H (High Perfornance Graphics) La prima si distingue per i bassi consumi (solitamente 15 / 25 W) ed spesso è integrata in notebook sottili e leggeri, con un sistema di dissipazione del calore di dimensioni contenute. Le prestazioni sono quindi discrete ma non elevate come i processori della serie H. Questi ultimi vengono adoperati su portatili spesso più pesanti e spessi, adatti ai videogiocatori o alla creazione di contenuti multimediali. I consumi qui aumentano (si parte dai 35 W) e per essere raffreddati correttamente hanno necessità di un sistema di dissipazione più complesso e spesso rumoroso. In realtà, per i processori Intel esiste una terza serie di CPU, contraddistinta dalla lettera Y. Quest'ultima è caratterizzata da un consumo energetico ancora più basso (5 / 7 W al massimo) e spesso si trova in notebook fanless, ovvero senza ventole impegnate nel raffreddamento. Ovviamente in questo caso la potenza di calcolo è ridotta allo stretto indispensabile e il tipico impiego è quello legato alla gestione di documenti leggeri e navigazione web.

All'interno delle due serie U e H i processori sono poi suddivisi secondo uno schema ben preciso e incrementale in termini di potenza e numero di core: Intel Core i3 Core i5 Core i7 Core i9

AMD Ryzen 3 Ryzen 5 Ryzen 7 Ryzen 9

Anche qui lo schema con cui i prodotti vengono classificati è comune ai due brand e al crescere del numero che identifica la serie si ha tendenzialmente un aumento di prestazioni, passando quindi da un Core i3 a un i5, o da un Ryzen 5 a un 7, si ha un aumento dei core integrati, ovvero il numero dei nuclei di elaborazione del processore, ma anche della frequenza a cui questi stessi operano. Tutto ciò restando ovviamente all'interno della stessa generazione di CPU: in questo momento siamo arrivati alla decima generazione dei processori Intel Core e alla quarta per gli AMD Ryzen.

Oltre a tutto questo occorre infatti anche tenere in forte considerazione la generazione delle CPU, in quanto potrebbe cambiare totalmente la tipologia di processore. Per esempio, non è detto che un Core i5 di due generazioni passate sia meglio di un Core i3 di ultima generazione, anzi. Qual è dunque la migliore CPU per il mio utilizzo? Se la vostra routine prevede solamente navigazione, video YouTube, social networking e programmi basilari come Word allora può bastarvi tranquillamente un base gamma della serie U. Aggiungendo a queste esigenze l'utilizzo di programmi un po' più impegnativi come quelli per convertire file o per calcoli matematici complessi allora è meglio optare per soluzioni con più core, come un i5 o un i7 e i corrispettivi R5 e R7, sempre della seria U. Passando ad un utilizzo ancora più impegnativo che prevede un uso intenso di programmi per la gestione dei contenuti multimediali o di videogiochi, simulatori, software di render 3D e simili, il consiglio è quello di fare il salto verso le soluzioni H.

SCHEDA VIDEO

La scheda video va valutata insieme alle CPU in quanto determina a grandi linee la potenza del nostro portatile. Se non avete intenzione di giocare o fare elaborazione grafica, allora potete saltare interamente questo capitolo. Le GPU attuali, sia quelle integrate nei processori sia quelle dedicate ma di fascia bassa, sono in grado di reggere tutti i carichi di lavoro per svolgere qualsiasi operazione quotidiana oltre che gestire un eventuale monitor esterno. Passando alle soluzioni con grafica discreta la scelta è abbastanza complessa ma sostanzialmente più si spende e più si ha potenza a disposizione. Generalmente per giocare con titoli in Full HD su un monitor a 60 Hz va bene anche una semplice GPU di fascia medio-bassa, diciamo una NVIDIA GeForce GTX 1650 -1660 oppure RTX 2060. Se vogliamo invece avere un'esperienza più fluida perchè abbiamo a disposizione un monitor con refresh rate più elevato o semplicemente vogliamo aumentare la risoluzione a 1440p, allora bisogna guardare la fascia medio alta, come una RTX 2070 o 2070 Super . E infine se siete degli enthusiast e non volete scendere a compromessi allora puntate dritto alla fascia più alta del mercato per giocare in 4K o con refresh rate sopra i 120 Hz. In questo caso si parla di NVIDIA GeForce RTX 2080.

MEMORIA

La memoria è uno degli elementi più sottovalutati nella scelta di un portatile, ma è probabilmente tra i più importanti, specialmente se guardiamo alla fascia economica. Per quanto riguarda la RAM il nostro consiglio è di acquistare un notebook con almeno 4 GB. Sotto questa soglia siamo di fronte a soluzioni non più sufficienti per tutti i task odierni, anche per l'utente meno esigente, e nel giro di poco tempo vi troverete con un PC lento con le risorse continuamente sature. Per l'archiviazione la scelta si divide sostanzialmente tra due tipologie di memoria, le SSD (Solid State Drive) e gli HDD (Hard Disk Drive). Per avere un PC sempre reattivo e veloce la scelta è una e una soltanto: acquistate un portatile con SSD o una soluzione ibrida ma che abbia il sistema operativo installato sull'SSD. Le soluzioni che ancora offrono soltanto un HDD sono poche e vanno possibilmente evitate. In alcune occasioni le soluzioni ibride (SSD+HDD) sono ancora utili perché, per quanto più lenti, i dischi meccanici hanno un costo per GB inferiore e restano comodi per archiviare file di grandi dimensioni o quei documenti che non ci servono tutti i giorni e a cui non dobbiamo quindi accedere in maniera rapida. Tornando alle SSD esistono poi due tipologie di disco in commercio. Queste si differenziano per l'interfaccia attraverso cui comunicano con il sistema che può essere di tipo Sata 3 o PCIe. I dischi più veloci sono quelli caratterizzati da un'interfaccia di tipo PCIe. Per la maggior parte degli utenti gli SSD Sata restano comunque sufficienti e permettono di risparmiare qualche euro al momento dell'acquisto. Ovvio che se ci rivolgiamo a prodotti di fascia alta dobbiamo aspettarci di trovare all'interno del notebook un SSD di caratura altrettanto elevata.

DISPLAY

Nel mondo degli smartphone quella dei display OLED è ormai una egemonia conclamata, ma se guardiamo all'universo dei notebook i pannelli LCD restano di gran lunga i più diffusi. I tentativi di portare anche sui portatili dei pannelli con tecnologia OLED ci sono stati ma, sia per una questione di costi che per le caratteristiche proprie di questi display, si preferisce ancora l'utilizzo di soluzioni più classiche. Come si sceglie quindi il display ideale? Partiamo dalla risoluzione. Per i notebook da 13 o 14 pollici la risoluzione ideale è il 1080p, o ancora meglio il 1440p. Spingersi oltre su risoluzioni 4K lo trovo insensato in quanto con una diagonale così piccola una densità troppo elevata porta più problemi che benefici. Salendo di diagonale fino 15 o 17 pollici ha sicuramente più senso aumentare anche la risoluzione, ma non bisogna dimenticare il consumo energetico. Potrebbe sembrare un problema poco rilevante e spesso viene sottovalutato ma la differenza è in realtà notevole e il perché è presto spiegato. Le soluzioni 4K consumano più batteria per due motivi: Il primo è di facile comprensione e risiede nel numero di pixel da calcolare da parte della GPU. Più alto è questo numero e maggiore sarà lo sforzo richiesto alla scheda video e di conseguenza saliranno anche i consumi.

Il secondo è un po' più complesso ma si può semplificare in questo modo: i pannelli con tecnologia LCD non sono formati da pixel che emettono luce propria, ma sono retro-illuminati. Più è elevata la concentrazione dei pixel maggiore sarà la potenza necessaria alla retro-illuminazione per ottenere un livello di luminosità dello schermo accettabile.

Nella fascia più bassa del mercato continuano a essere venduti portatili con display TFT a 1366p. Stateci alla larga: prodotti del genere ormai non sono più consigliabili e ad un prezzo ugualmente basso esistono ormai soluzioni che offrono pannelli Full HD. Non sottovalutate poi anche la finitura dello schermo che può essere opaco o lucido. Se pensate di usare spesso il portatile in esterna, o in ambienti dove avete sorgenti di luce che possono causare riflessi, la scelta migliore è quella di valutare un display opaco oppure uno che abbia un trattamento anti-riflesso eccellente, come ad esempio il MacBook Pro 16 (recensione).

AUTONOMIA

Ultima ma non per importanza è l'autonomia. Anche in questo caso il budget a disposizione fa la differenza. Ad oggi è infatti quasi impossibile trovare un notebook economico con una batteria molto capiente e solo le ultime generazioni dei processori riescono ad avere consumi sufficientemente bassi da permettere di ottenere molte ore di utilizzo anche con moduli di capacità discreta. La questione è abbastanza complessa e non si può riassumere solo in: più batteria = più autonomia. L'equazione vale solo a parità di hardware e di tipologia di utilizzo. Se queste condizioni non si verificano le variabili in gioco sono molte e possono portare a risultati inaspettati. Ad esempio un notebook con CPU serie H, scheda video dedicata e una grande batteria da 99 Wh potrebbe avere un durata inferiore rispetto a un PC con processore della serie Y e una batteria decisamente più piccola, anche sotto i 50Wh.

EXTRA

Questi erano solo una parte delle cose da osservare quando si è alla ricerca di un nuovo portatile. Ci sarebbero tanti altri aspetti da considerare come ad esempio una webcam di buona qualità per chi fa molte videochiamate, delle buone casse per chi guarda film o serie TV e ancora una buona selezione di porte per chi non sopporta dongle e adattatori aggiuntivi. Sono però tutti aspetti che vanno valutati di volta in volta e solo e soltanto voi potete sapere quali di queste caratteristiche di contorno possono essere importanti.

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