Un portatile per architettura è molto più di un semplice strumento di lavoro.
Che le lunghe ore nelle aule di un workshop o di un laboratorio di progettazione siano il tuo pane quotidiano, o che tu faccia parte della nutrita schiera dei fuori sede (o addirittura degli architetti in fuga dal Bel Paese) non fa differenza: il tuo notebook è e sarà il compagno inseparabile di tesi, esami, nottate, concorsi e progetti.
Ma come scegliere il notebook per architettura adatto a te?
Certo, delle buone prestazioni sono la conditio sine qua non, ma il notebook per architettura deve rispondere ad esigenze così diverse e personalizzate che sarebbe riduttivo basare la tua scelta solamente sulle specifiche hardware.
In questo articolo ti illustrerò su quali fattori basarti per la scelta del tuo prossimo portatile per architettura e ti mostrerò quelli che, secondo il mio parere, sono i modelli più adatti per ciascuna esigenza.
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Perfetto, siamo pronti a iniziare!
Specifiche hardware: a cosa puntare?
Di hardware se ne parla sempre troppo poco nel nostro campo… o peggio ancora, se ne parla senza conoscere i requisiti effettivi dei software che ci accompagnano nel nostro lavoro/studio. Ma se vuoi chiarirti definitivamente le idee sul ruolo di ciascun componente hardware in un computer o un notebook per architettura, questo è l’articolo che fa al caso tuo. Ti consiglio caldamente di consultarlo prima di affrontare il tuo prossimo acquisto ;)
Nel caso specifico di un portatile per architettura, ecco le caratteristiche hardware alle quali ti suggerisco di puntare, in ordine di priorità
Intel Core i7, o al massimo un top di gamma della linea i5. Le CPU per i PC portatili hanno una frequenza generalmente inferiore rispetto alla loro controparte desktop, quindi meglio puntare in alto. Le CPU AMD Ryzen Mobile non sono ancora così diffuse nel mercato dei laptop, ma sono un’alternativa più che valida alla loro controparte Intel e in genere dispongono di un numero aggiuntivo di core.
Archiviazione. Ormai gli SSD M.2 NVMe sono presenti in dotazione a qualsiasi laptop dai 1.000€ in poi. Rispetto ai classici HDD, la velocità di lettura e scrittura degli SSD (e quindi la velocità di apertura di applicazioni e file, così come la velocità di salvataggio) sono anni luce superiori. A questo proposito, ti consiglio di controllare se il laptop che hai adocchiato presenta la possibilità di espandere lo spazio di archiviazione, così da poter acquistare separatamente un secondo SSD o un HDD per l’archiviazione dei tuoi dati.
Scheda video. In un portatile per architettura non è necessaria una scheda video dalle prestazioni stellari; tuttavia, una memoria video dedicata dai 4GB in su (quindi NON integrata nella CPU) è indispensabile per un viewport fluido con modelli più complessi.
RAM. Dai 16 GB in su: gli 8GB presenti nella maggior parte dei portatili consumer non sono sufficienti in un laptop per architettura, soprattutto per gestire modelli 3D e BIM particolarmente complessi. Così come avviene per gli SSD, nella maggior parte dei casi è possibile aggiungere e sostituire banchi di RAM; anche in questo caso, occhio alla garanzia.
Ma le specifiche hardware sono solamente una delle caratteristiche da tenere in considerazione nella scelta di un notebook per architettura! Vediamo assieme quali altri fattori dovresti considerare al momento di scegliere il tuo prossimo laptop per architettura.
Durata della batteria
Sebbene sia un fattore importante da considerare, in alcuni casi la durata della batteria è un non-problema. Ad esempio, se prevedi di usare il laptop collegandolo per la maggior parte del tempo alla rete elettrica, oppure stai puntando a un portatile che sostituisca a tutti gli effetti il PC fisso, questo fattore non rientra certamente tra le tue priorità.
Al contrario, se lavori moltissimo in viaggio o non allacciato alle rete elettrica, ti consiglio di dare un’occhiata agli Ultrabook: secondo Wikipedia, questo particolare segmento di PC portatile deve presentare delle caratteristiche ben specifiche, tra cui un’elevata durata della batteria, una scocca leggera e sottile e buone prestazioni di calcolo.
Trasportabilità e peso
Ti sembrerà un controsenso, ma in commercio esistono laptop che di portatile hanno soltanto il nome! Ad esempio le workstation mobili, alcuni portatili da gaming e, più in generale, tutti quei laptop mirati a sostituire la presenza del PC desktop (i cosiddetti desktop replacement), in molti casi possono arrivare a pesare più di 5kg… e portarsi ogni giorno 5kg e passa avanti e indietro non è un’esperienza esattamente piacevole!
Quindi, se userai il notebook per la maggior parte del tempo fuori casa, o spostandoti di frequente, occhio al peso e all’ingombro. Se invece prevedi di usare il laptop come postazione fissa per lunghi periodi di tempo (ad esempio, se sei un professionista che vive stabilmente fuori sede e non hai spazio per un PC desktop e un monitor), il peso diventa un fattore secondario.
In tal caso ha perfettamente senso puntare ad un laptop per architettura che sostituisca il PC fisso.
Display
Specialmente nel nostro settore, un display di buona qualità è importante almeno quanto un hardware dalle prestazioni fluide. Anzi, direi che tra le caratteristiche che ti ho illustrato finora, lo schermo è decisamente la più complicata da valutare, poiché si basa a sua volta su una serie di fattori da esaminare caso per caso.
Ma andiamo con ordine e partiamo da uno dei più immediati: la dimensione dello schermo. Considerando il tipo di utilizzo e la quantità di ore che trascorrerai davanti al tuo portatile per architettura, penso che sarai d’accordo con me nell’escludere qualsiasi display inferiore ai 15’’.
Non è solo un banale discorso di dimensione dell’area di lavoro: a schermi più piccoli corrisponde meno spazio per l’hardware e, soprattutto, un sistema di raffreddamento del laptop meno efficiente. Di conseguenza, laptop di dimensioni inferiori ai 14’’ devono per forza di cose erogare meno potenza, per consumare di meno e produrre meno calore.
Guardando ai 17’’ invece, entrano nuovamente in gioco peso e trasportabilità: andare in giro tutti i giorni con un 17’’ in spalla o a tracolla può essere scomodo, se non addirittura nocivo per schiena e spalle, ma se il tuo laptop per architettura è destinato prevalentemente ad un uso da scrivania, un display più ampio è un’opzione sicuramente valida.
Altra caratteristica fondamentale è la risoluzione, che va considerata assieme alla dimensione dello schermo. Già da un bel po’ è possibile trovare in commercio schermi che supportano i 1440p (2560×1440) e addirittura i 4k (3840×2160), ma personalmente ho sempre trovato il classico 1080p (1920×1080) più che sufficiente per qualsiasi tipo di utilizzo professionale, soprattutto se su un 15’’: su aree così contenute le differenze sono a malapena percettibili, e lo spazio extra fornito da una risoluzione più alta si traduce in un’interfaccia davvero troppo piccola per essere sfruttata comodamente (senza contare potenziali problemi di scala dell’interfaccia in applicazioni non pensate per risoluzioni così ampie).
Se la risoluzione e la dimensione dello schermo sono le caratteristiche più note a noi consumatori, sono la tecnologia usata per il pannello e il rivestimento dello schermo ad avere l’impatto più significativo sulle prestazioni del monitor.
In questo momento, i tipi di pannello più comuni negli schermi LCD dei nostri laptop sono i TN e gli IPS. I pannelli TN sono più economici e diffusi. Soprattutto se non puoi rinunciare a una buona resa cromatica, i pannelli TN potrebbero non essere un’opzione soddisfacente: sebbene offrano frequenze di aggiornamento più alte, presentano angoli di visuale più stretti ed una gamma di colori molto più esigua. Al contrario, i pannelli IPS sono in grado di riprodurre più colori e hanno angoli di visuale più ampi, ma hanno frequenze di aggiornamento più basse, e sono meno indicati per gaming e video.
Infine, i rivestimenti degli schermi si dividono in glossy e anti-glare (matte). La maggior parte dei laptop in commercio usa rivestimenti di tipo glossy: la resa dei colori in condizioni di luce scarsa risulta più brillante, ma in piena luce si possono avere fastidiosi riflessi sullo schermo. Al contrario, i rivestimenti matte sono più orientati all’uso business ed office: hanno colori meno vividi, ma una resa migliore e pressoché priva di riflessi in condizioni di luce diretta.
I migliori portatili per architettura per studenti e giovani architetti di ottobre 2021.
Allora, chiari i fattori da considerare nell’acquisto del tuo prossimo portatile per architettura?
Ottimo, ora ti rimane soltanto da valutare attentamente le tue priorità e prendere una decisione.
Ti senti ancora un pochino in alto mare? Niente panico! Per aiutarti nella scelta, qui in basso ti propongo i migliori laptop per architettura, accuratamente selezionati per te in modo da rispondere a diverse necessità.
Un ottimo punto di partenza con un ottimo rapporto qualità prezzo
Stai per affrontare l’acquisto di un nuovo laptop per architettura che ti accompagni per diversi anni, senza dover necessariamente investire una fortuna? Allora la tua ricerca è terminata: questo HP Omen 15 ha davvero tutte le carte in regola per diventare il tuo nuovo portatile per architettura nel 2021 e oltre.
Questo laptop è dotato di una CPU Comet Lake i7-10750H a 6 core e una scheda grafica NVIDIA GeForce RTX 2060 6GB, perfetta un viewport fluido anche di modelli 3D e BIM relativamente complessi. La versione che ti propongo nel link monta 16GB di RAM, espandibili fino a 64GB in modo da farlo diventare quasi una workstation.
Per quanto riguarda l’archiviazione, questo laptop offre un’ottima soluzione basata su SSD NVMe per un accesso ai dati e al software rapidissimo. 512GB non sono pochi, ma anche questi sono espandibili grazie a uno slot supplementare M.2.
Da notare però l’assenza di uno spazio per alloggiare un’HDD, che sarebbe stato perfetto per archiviare i progetti terminati. Dulcis in fundo, la durata della batteria è eccellente, anche se quando usata a piena potenza, non durerà comunque più di 1h e 40 minuti.
Per chiudere, anche il display IPS è abbastanza fedele allo spazio colore Adobe RGB, anche se l’accuratezza dei colori può essere ulteriormente migliorata tramite l’utilizzo di calibratori di colore (che tra l’altro sono un ottimo regalo per un architetto!)
Lenovo Legion 5 15ARH05H
CPU straordinaria ad un prezzo veramente interessante
Lenovo è un brand oramai affermato nel mercato dei PC portatili. Ho adocchiato questo modello in particolare per un motivo ben preciso: la CPU AMD Ryzen 7 4800H che raggiunge la rispettabilissima quantità di 8 core, cosa che fino a poco tempo fa era quasi impensabile in un laptop.
Cosa significa un numero di core più elevato? Tempi di rendering più rapidi con motori di rendering CPU-based come Corona Renderer. Troppo tecnico? Se hai difficoltà a seguirmi su questo e vuoi chiarirti un po’ le idee su come funzionino i componenti all’interno di un computer, dai un’occhiata questo articolo.
Tornando a noi, il Legion 5 15ARH05H è un portatile per architettura eccellente anche per via del suo prezzo contenuto. Si tratta di un portatile da gaming entry-level che monta una RTX 2060, che sarà in grado di gestire al meglio i viewport delle applicazioni e gestire anche lavori dipendenti dalla GPU dalla dimensione relativamente contenuta.
Sul comparto RAM si parte da 16GB ad alta frequenza espandibili fino a 32GB, mentre lo spazio di archiviazione è gestito da una soluzione ibrida SSD+HDD 512GB/1TB.
MSI Creator 17M A10SE
Pensato per chi crea contenuti grafici con un ottimo display 17”
Nonostante MSI sia particolarmente nota per i suoi laptop da gaming, è da un po’di tempo che l’azienda taiwanese ha iniziato a produrre portatili per altre fasce di utenza! Questo Creator 17M, ad esempio, è pensato proprio per chi crea contenuti grafici.
Ho scelto questo modello per il suo ampio schermo da 17’’ dotato di tecnologia True Color, che permette di raggiungere un’accuratezza colore prossima al 100% dello spazio colore RGB.
Questo laptop è dotato di una CPU Intel Core i7-10750H a 6 core, direi lo standard tra le CPU da laptop top di gamma. Riguardo al comparto GPU, la RTX 2060 è già pronta a gestire anche viewport complessi, e grazie ai 6GB di VRAM è un ottimo punto di partenza per lavorare con applicazioni che sfruttano la scheda video.
La RAM parte da 16GB, espandibili fino a 64GB, e anche qui per l’archiviazione abbiamo un SSD NVMe da 1TB e uno slot SATA per un HDD.
MSI GE66 Raider 10SF-261IT
Tutto quello che può servire a un giovane architetto o studente
Per alcuni questo MSI Raider 10SF potrebbe avere un’estetica troppo da “gamer” (però diciamocelo, i LED RGB vanno di moda e si possono sempre spegnere!), ma ha tutto quello che può servire a uno studente che vuole investire in un portatile per architettura che lo accompagni durante tutto il suo ciclo di studi, o a un giovane professionista.
Innanzitutto, partiamo dalla CPU. Il MSI GE66 Raider monta un processore Intel® Core™ i7-10875H a 8 core. Tra 6 e 8 core passa una bella differenza: ormai avrai capito che più core equivalgono a tempi di rendering ridotti, a patto che tu stia usando un motore di rendering CPU-based. Se invece stai usando un motore di rendering GPU-based (come FStorm o Octane), oppure sei un utente Lumion o Twinmotion, la RTX 2070 di questo MSI Raider è perfetta per questo genere di lavori
Anche in questo caso è possibile espandere la RAM iniziale di 16GB fino a 64GB e inserire un secondo SSD M.2 da installare in uno slot vuoto, che si affianca a quello in fornito in dotazione pari a 1TB.
Se a questo aggiungiamo un ottimo display 15’’ che si avvale della tecnologia True Color per una maggiore fedeltà della resa cromatica, una batteria gigantesca e un peso di soli 2,4kg, abbiamo un laptop per architettura perfetto, di cui ti consiglio l’acquisto senza riserve. Sicuramente un investimento per il futuro!
PS: di questo portatile è disponibile anche una versione con RTX 2070 Super e 32GB di RAM.
Le migliori workstation portatili per architettura di ottobre 2021.
Le workstation portatili per architettura sono dedicate ai professionisti in mobilità che devono lavorare su progetti particolarmente complessi.
La differenza principale tra questo tipo di portatile per architettura e quelli da gaming risiede nel possesso di una certificazione rilasciata da parte degli sviluppatori di software (ISV) che attesta la qualità della configurazione proposta per l’utilizzo di determinate applicazioni (nel nostro caso, quelle di Adobe, Autodesk, Bentley, per citarne alcune).
Queste configurazioni includono delle schede video certificate per l’uso professionale anziché delle schede video da gaming. Quindi, nel caso di GPU Nvidia, delle Quadro al posto delle GTX e delle RTX.
Le caratteristiche che ti ho elencato rendono questi portatili per architettura molto costosi, e in genere non ne consiglio l’acquisto a uno studente o a un architetto neolaureato. Tuttavia, se dovessi avere questo tipo di esigenza le opzioni non mancano. Ecco alcune delle più valide.
Lenovo ThinkPad P
Workstation professionali senza orpelli
Più che per i suoi laptop da gaming, Lenovo è nota per i suoi prodotti enterprise: workstation, soluzioni server e laptop aziendali. Non c’è da stupirsi quindi che Lenovo produca alcune delle workstation portatili per architetti più note e affidabili sul mercato.
Tutte le workstation mobili della serie ThinkPad P sono dotate della certificazione ISV per tutte le applicazioni più importanti nel settore dell’architettura e dell’ingegneria.
Non starò qui a descriverti tutte le possibilità offerte dal configuratore sul sito Lenovo: per fare una rapida panoramica, i modelli P15 e P17 sono workstation in miniatura a tutti gli effetti, e permettono delle configurazioni da capogiro: CPU fino a Intel® Core™ i9-10980HK o addirittura Xeon® W-10885M, un massimo di 128GB di RAM (si, hai letto bene!) e la possibilità di avere una scheda video certificata top di gamma, la NVIDIA® Quadro RTX™ 5000.
Tutto questo ovviamente a scapito della portabilità (una workstation Lenovo pesa più di 4kg) e del prezzo, che può facilmente superare i 6.000€.
Le workstation della serie P1 Gen 3, P15v e P14 invece hanno delle limitazioni in più nella configurazione e non raggiungono i picchi di potenza bruta dei modelli P15 e P17, ma sono sicuramente più adatte ad essere trasportate.
Dell Precision
Una garanzia nel mercato delle workstation portatili
Dell è una garanzia quando si parla di workstation portatili per architettura, e la serie di workstation mobili Precision è il top di gamma dell’azienda americana.
Questa volta stavolta non ti propongo un modello specifico, ma ti consiglio di dare un’occhiata al configuratore presente sul loro e-commerce. Selezionando i modelli “Build Your Own” avrai la possibilità di modificare la configurazione iniziale nei minimi dettagli.
È possibile installare dagli 8 ai 64GB di RAM, avere fino a 4TB di spazio di archiviazione totali distribuiti su 2 SSD NVMe e persino decidere il processore della workstation. La scelta è ampia, e si parte da un Intel Core i5-10400H per arrivare ad uno straordinario processore octa-core Intel Core i9-10885H, passando persino uno Xeon W-10855M.
Per le configurazioni high-end è possibile personalizzare la scelta della scheda video, ma sempre nell’ambito delle GPU certificate. Per curiosità ho dato un’occhiata al personalizzatore del modello 7750, e c’è la possibilità di inserire addiruttra una NVIDIA Quadro RTX 5000 con GDDR6 da 16 GB. Scelta costosissima, ma performance da capogiro.
Anche il display è roba seria, il configuratore consente perfino di installare un fantastico UHD+ (3.840 x 2.400) con copertura al 100% della gamma di colore Adobe RGB.
Insomma, i Dell Precision sono dei veri e propri gioielli della tecnica, il non-plus-ultra tra i portatili per architetti e le workstation mobili.
Le configurazioni top di gamma possono arrivare facilmente al di sopra dei 5.000 € e oltre, ma sono sicuramente una garanzia per chi viaggia molto e lavora in contesti aziendali di profilo elevatissimo.
Raiontech RaionBook G7RD / Santech G69
Soluzioni di fascia alta per chi cerca un sostituto al PC fisso
Se sei un professionista fuori sede e hai bisogno della potenza di un PC desktop, ma non hai proprio spazio dove collocarlo, probabilmente dovresti dare un’occhiata alla categoria dei desktop replacement. Questi portatili sono vere e proprie macchine da guerra e, oltre ad essere equipaggiati con CPU da PC desktop, presentano hardware top di gamma.
Certo, questi laptop non sono esattamente maneggevoli da trasportare. Progettati in modo da incorporare un raffreddamento adeguato, i desktop replacement sono pesanti e ingombranti. Inoltre, la batteria viene prosciugata davvero in tempi record da tutta questa potenza, ed è per questo che consiglio l’acquisto di un portatile per architettura del genere soltanto a chi ne fa un uso quasi esclusivamente da scrivania.
La buona notizia è che per acquistare un portatile del genere non bisogna andare lontano: le italianissime Raiontech e Santech offrono laptop desktop replacement completamente configurabili a seconda delle proprie esigenze e basati su struttura Clevo (azienda taiwanese che “concede” i propri portatili a rivenditori di terze parti). Ancora meglio: sia Santech che Raiontech offrono un’assistenza clienti fuori dal comune, che batte di gran lunga quella dei grandi brand: i tempi di intervento si aggirano tra le 48 e le 72 ore.
Ultima cosa: Raiontech e Santech non producono solo desktop replacement e, alla luce di quello che ti ho illustrato in questo post, vale sicuramente la pena dare un’occhiata al resto dei modelli in offerta. Magari c’è qualcosa che si adatta particolarmente bene alle tue necessità.
Per chiudere…
Beh, non rimane che augurarti in bocca al lupo per la tua scelta. Sono convinto che, tra non molto tempo, tu e il tuo nuovo portatile per architettura ne avrete tante da raccontare! Nel frattempo, se hai domande, dubbi o commenti all’articolo, scrivimi pure qui sotto.
Alla prossima!
Federico