Modi per Risolvere il Problema dell'Utilizzo Elevato della CPU con OBS
"Problemone di utilizzo elevato della CPU. Aiutatemi! Ciao a tutti. Premetto che ho già provato tutti i consigli trovati cercando su Google, ma non riesco a risolvere in nessun modo. Ogni volta che eseguo OBS l'utilizzo della CPU si attesta su 55-70%, stando ai dati riportati da Gestione Attività. Qualcuno può aiutarmi? Grazie in anticipo!"
- un utente OBS su Quora
I modi più intuitivi per risolvere i problemi di utilizzo elevato della CPU sono l'acquisto di un computer più performante e l'aggiunta di RAM per ridurre il carico sulla CPU e la frequenza di trasferimento dati e allocazione di memoria interni. Moltissimi degli utenti che incontrano difficoltà di questo tipo con OBS optano proprio per una di queste due soluzioni. Ma non è detto che questo debba essere il vostro caso. In questo articolo esploreremo insieme i problemi comuni legati all'uso elevato della CPU da parte di OBS e scopriremo come affrontarli efficacemente. Prima di arrivarci, però, vediamo come fare per controllare l'utilizzo della CPU sul proprio dispositivo.
Controllo dell'Utilizzo della CPU su Windows
Verificare l'utilizzo della CPU su Windows è facilissimo. Basta aprire la finestra Gestione Attività premendo i tasti Control + Esc + Shift e cliccare sulla scheda Prestazioni. Qui è possibile osservare problemi e fattori che contribuiscono all'attuale stato della CPU, così da determinare il modo migliore per ridurre l'utilizzo, nel caso in cui si riveli necessario. Allora? Il vostro sistema sta effettivamente utilizzando troppa CPU? Non disperate. Leggete l'articolo fino alla fine per scoprire come risolvere.
10 Modi per Risolvere il Problema dell'Utilizzo Elevato della CPU
1. Ridimensionamento della Risoluzione di Output
Una possibile soluzione ai problemi dell'uso elevato della CPU consiste nel ridimensionare la risoluzione in uscita. OBS è un software progettato per registrare lo schermo in tempo reale. Ciò comporta un aumento significativo dell'utilizzo della CPU, in concordanza con il numero di pixel per ciascun fotogramma. Non tutti i computer sono in grado di sopportare un simile carico per un periodo di tempo prolungato. Il vostro ci riesce?
Sono numerosi gli utenti OBS che hanno avuto modo di familiarizzare con la comparsa dell'errore "Sovraccarico Codifica", che indica un carico della CPU talmente elevato da poter compromettere le prestazioni del sistema. L'unica cosa da fare in questo caso consiste nel ridurre la risoluzione di output. Questa procedura fa sì che OBS ridimensioni i video prima di eseguirne la codifica. Come risultato, la CPU non subisce alcun sovraccarico.
Come Applicare la Riduzione della Risoluzione per i Video di Output con OBS:
Per prima cosa, cliccate sul pulsante delle Impostazioni, posizionato in basso a destra nella schermata del programma.
Aprite la scheda Video e cliccate su Risoluzione per ridurre il parametro.
Potete farlo in due modi diversi: digitando manualmente il numero desiderato, oppure selezionando una delle opzioni preimpostate.
Eseguita la configurazione, cliccate su OK e chiudete OBS.
Completati tutti i passaggi, riavviate il computer e riprovate per controllare se l'errore di sovraccarico continua a comparire.
Nell'ambito del ridimensionamento della scalatura di risoluzione, è possibile scegliere tra tre filtri diversi: bicubico, bilineare e Lanczos. Il filtro bilineare utilizza meno risorse ma non produce risultati di qualità elevata. Il filtro Lanczos, invece, richiede una quantità di risorse maggiori e produce risultati più performanti. Consigliamo di provare ognuno dei filtri per trovare quello più adatto alle proprie esigenze .
2. Utilizzo della Scheda Grafica per la Codifica
La presenza di una scheda grafica dedicata è un altro fattore chiave che può aiutare a superare i problemi di utilizzo eccessivo della CPU. Moltissime persone acquistano computer con scheda grafica dedicata proprio per questa ragione. Le schede grafiche dedicate offrono prestazioni superiori rispetto alle unità d'elaborazione accelerata, sono efficaci e danno respiro alla CPU.
Personalizzare le impostazioni grafiche consente di minimizzare sia l'utilizzo della CPU che quello della GPU. Se avete mai giocato a un videogioco facendo uso di un software di monitoraggio, sapete che questi tool consentono di vedere in tempo reale il carico della CPU sotto forma di percentuale. Più elevata è la percentuale, maggiore è il carico. Per risolvere il problema, è sufficiente poter disporre di una scheda grafica dedicata che si occupi della codifica.
In questa maniera, si riduce notevolmente la pressione posta sul sistema e sulla CPU. Le informazioni del dispositivo vengono raccolte e poi confrontate con database simili, per garantire un valore finale più elevato.
3. Riduzione della Frequenza dei Fotogrammi
Se il problema dell'utilizzo elevato della CPU si presenta anche durante procedure quali lo streaming e la creazione dei video, ma non riuscite a risolvere con i primi due suggerimenti proposti, forse questa terza soluzione farà al caso vostro. Di che si tratta? La frequenza dei fotogrammi è uno dei fattori di maggior rilievo per quanto concerne l'utilizzo di programmi come OBS. La riduzione di questo fattore cruciale (che si riferisce al numero di fotogrammi visualizzati ogni secondo) va a diminuire le prestazioni, ma permette di alleggerire il carico sulla CPU, anche significativamente.
Quando il computer in uso non è all'altezza, l'acquisizione a frequenze di fotogrammi molto alte può produrre rallentamenti e blocchi temporanei. L'ideale è ridurre la frequenza dei fotogrammi impostandola a 24 FPS. Per streamer e videogiocatori, il compromesso ideale potrebbe essere un frame rate di 30 FPS.
Se l'impostazione a 30 FPS non risolve il problema e la CPU continua a fare fatica, allora è davvero il caso di abbassare la frequenza massima a 24 FPS. Fortunatamente, farlo è molto semplice. A seguire, una breve guida.
Come Ridurre la Frequenza dei Fotogrammi con OBS:
La prima cosa da fare per abbassare la frequenza dei fotogrammi con OBS consiste nell'aprire la finestra delle Impostazioni.
Una volta nelle Impostazioni, individuate la sezione Video e scegliete il valore di FPS desiderato.
In seguito all'impostazione del valore FPS, cliccate su OK e quindi chiudete OBS.
Riavviate il computer e provate a utilizzare di nuovo OBS. Se tutto va bene, il problema sarà stato risolto.
4. Modifica del Preset x264
Come molti altri software, anche OBS utilizza la libreria di codifica nota come x264. Posto questo, il software include diversi preset in grado di bilanciare l'utilizzo della CPU massimizzando la qualità del video. Gli utenti possono creare configurazioni manuali oppure optare per uno dei set predefiniti messi a disposizione.
Personalizzare i valori dei preset permette di impostare la velocità per la codifica dei video. Più elevata è la velocità impostata, minore sarà il carico sulla CPU del computer. La conseguenza negativa di questa impostazione è una riduzione della qualità dei video prodotti. Ogni preset è caratterizzato da valori diversi che, modificati secondo le proprie esigenze, possono cambiare anche radicalmente la quantità di CPU utilizzata, sulla base della velocità di codifica.
I preset più veloci, come già accennato, producono un carico minore sulla CPU. Ne consegue che, al contrario, preset più lenti utilizzano molta più CPU. Ecco che basta modificare il valore x264 per applicare una considerevole riduzione dell'utilizzo della CPU. Non esagerate, però, oppure la qualità finale ne risentirà troppo. Quando ben eseguita, la modifica dei preset di codifica di OBS costituisce un'ottima soluzione per risolvere il problema del carico eccessivo della CPU, specialmente se accompagnata anche dalla gestione della frequenza dei fotogrammi e della risoluzione. Il nostro consiglio? Impostare il preset su "super" o "ultra-veloce".
Come Modificare il Preset x264:
Dopo aver avviato OBS, aprite le Impostazioni e selezionate la scheda Output. Dopodiché, date un'occhiata alle impostazioni di codifica avanzate. Verificate che il codificatore selezionato sia X264, quindi scegliete il preset di codifica. Fatto tutto, chiudete il programma, riavviate il computer e controllate se il problema è risolto o meno.
5. Controllo delle Fonti
I fattori e i software che fanno uso della CPU sono numerosi. Per esempio, le capture card e le webcam tendono a consumare molte risorse. Non mancate, dunque, di controllare le impostazioni di risoluzione della webcam del computer e cercate di minimizzare quanto più possibile le fonti attive sul computer in uso (comodamente visualizzabili nell'interfaccia di OBS) per non sovraccaricare la CPU.
Se lo strumento o il dispositivo che consuma una quantità elevata di CPU per codificare e decodificare video non è adeguatamente bilanciato, andrà a gravare enormemente sulle prestazioni del computer. Abbassare la risoluzione a 480p può aiutare a risolvere. Lo stesso dicasi per navigazione e ricerche. È inoltre bene assicurarsi che non siano presenti altre applicazioni di streaming attive in background.
Una brulicante attività del computer può condurre a numerose problematiche. Gestire in modo intelligente ed equilibrato le fonti e gli strumenti attivi (anche modificandone le impostazioni), invece, può aiutare a ridurre lo spazio occupato sul dispositivo e il carico della CPU. Questo è senz'altro uno dei modi migliori e più veloci per risolvere i problemi discussi nell'articolo. Ancora niente? Provate con la sesta soluzione.
6. Chiusura delle Altre Applicazioni
Non bisogna dimenticare che le applicazioni occupano spazio sulla CPU anche quando non vengono utilizzate. Dopo aver ottimizzato le fonti attive, dunque, è ideale assicurarsi di chiudere tutti quelli inattivi e superflui, che non fanno altro che appesantire il computer. Prestate attenzione soprattutto a programmi come Discord e la Game Bar di Windows.
Perché? Beh, perché questi software possono entrare in conflitto con OBS (Open Broadcaster Software) e rallentarne le prestazioni. Disabilitate le applicazioni e, se ritenete che non vi servano proprio, disinstallatele direttamente. La chiusura di tutte le app e di tutti i programmi non necessari alleggerirà notevolmente il carico della CPU, e i risultati dovrebbero vedersi immediatamente.
Non dimenticate, inoltre, di chiudere (o disinstallare) eventuali giochi eseguiti in background. Quelli in alta definizione utilizzano una quantità immensa di CPU, sovraccarico che può a sua volta impattare negativamente le prestazioni di gioco. Un disastro, insomma. Se vi serve una mano per minimizzare l'impatto di app e programmi, seguite pure i passaggi delineati in basso:
Come Ridurre la Priorità delle App in Esecuzione in Background:
Per chiudere i programmi non necessari, aprite Gestione Attività e selezionate la scheda Dettagli. Cliccate con il tasto destro sull'applicazione che volete chiudere, selezionate Imposta Priorità ed eseguite la riduzione. Fatto ciò, chiudete Gestione Attività e controllate se le prestazioni del sistema risultano migliorate.
7. Esecuzione delle Sorgenti Audio alla Stessa Frequenza
Se continuate a incontrare problemi pur avendo tentato tutte le soluzioni proposte finora, tocca puntare su qualche alternativa. Fortunatamente esiste ancora una manciata di opzioni da prendere in considerazione. Non demordete.
Un ottimo modo per risolvere i problemi di utilizzo eccessivo della CPU consiste nel verificare che le sorgenti audio disponibili siano eseguite sulla stessa frequenza. Maggiori sono le frequenze da elaborare, superiore sarà il carico della CPU. Al fine di minimizzare l'uso della CPU, dunque, può essere utile sincerarsi che tutti i dispositivi audio siano impostati sulla stessa frequenza, all'insegna dell'armonia tra il computer e OBS. Per fare un esempio pratico, se l'audio del computer ha una frequenza di 44100 HZ ma OBS presenta un'impostazione di frequenza differente, questo conflitto graverà sulla CPU.
Il problema può influire negativamente sulle prestazioni e sulla velocità di operazione. Insomma, è davvero importante eseguire l'impostazione corretta delle frequenze. La maggior parte degli utenti non considera questo passaggio, eppure per tantissimi si rivela la chiave di risoluzione dei problemi di utilizzo elevato della CPU. Vediamo insieme come fare per regolare la frequenza delle sorgenti audio.
Come Impostare la Frequenza delle Sorgenti Audio:
La prima cosa da fare per impostare la frequenza, consiste nell'avviare OBS e nell'aprire la finestra delle Impostazioni. Dopodiché, individuate l'opzione relativa alla frequenza e modificatela per adattarla a quella del computer. Chiudete OBS, riavviate il computer. Se tutto è andato per il meglio, avrete risolto il problema.
8. Liberazione di Spazio su Disco
OBS (Open Broadcaster Software) richiede una grande quantità di RAM e spazio per operare in modo efficace. Lo spazio è fondamentale per la configurazione e la gestione dei file di output, oltre che per le procedure di codifica. Ecco perché una mancanza di questo elemento cruciale può facilmente condurre a problematiche di vario tipo. L'ovvia risoluzione consiste nel rimuovere contenuti superflui per liberare prezioso spazio su disco.
Disinstallate tutti i programmi che non utilizzate, quindi eseguite una pulizia approfondita del disco rigido. Questo metodo ha aiutato molti utenti a risolvere i problemi concernenti l'utilizzo eccessivo di CPU. In alcuni casi, però, può rivelarsi insufficiente. L'unico modo per scoprire se è la soluzione adatta alle vostre circostanze è provarla. E allora proviamola!
Come Liberare Spazio su Disco:
Per prima cosa, premete il tasto Windows e cliccate sull'opzione Impostazioni. Cliccando su Sistema e poi su Archiviazione potrete visualizzare lo stato dello spazio di archiviazione sul disco. Digitate Installazione Applicazioni nella casella di ricerca di Windows per disinstallare i programmi che non utilizzate. Fatto ciò, digitate Pulizia Disco nella casella di ricerca di Windows per avviare l'omonima procedura. Riavviate il computer e provate a usare OBS. Dovreste accorgervi subito se il problema è stato risolto.
9. Disabilitazione della Modalità di Gioco
Un altro metodo per ovviare al problema dell'uso eccessivo della CPU consiste nella disattivazione della modalità di gioco del dispositivo in uso. Effettuare lo streaming mentre si gioca rischia di sfruttare tutte le risorse del computer, lasciandovi a secco. Disabilitare la modalità di gioco consente un risparmio di risorse notevole. Continuate a leggere per scoprire come ottenere questo risultato.
Come disabilitare la Modalità di Gioco:
Per disabilitare la modalità di gioco è innanzitutto necessario premere i tasti Windows + I. Apertasi la finestra delle Impostazioni, digitate Modalità di Gioco e cliccate sulla voce Impostazioni Modalità di Gioco non appena la vedete comparire. Interagite con l'interruttore per disabilitare la modalità di gioco. E questo è tutto. Semplicissimo. Chiudete tutto, riavviate il computer e provate a registrare o trasmettere con OBS. Problema risolto? Bene. In caso contrario, c'è un ultima carta da giocare.
10. Utilizzo di un Registratore Alternativo
Le avete provate tutte, ma proprio tutte, eppure continuate ad avere problemi circa l'utilizzo elevato della CPU? È ancora presto per gettare la spugna. A tirarvi fuori dai guai arriva Wondershare DemoCreator, un registratore eccezionale che consente di acquisire simultaneamente lo schermo del computer, la webcam e l'audio (sia di sistema che da microfono). Il software integra anche un editor video che permette di tagliare, accorciare e aggiungere effetti. DemoCreator è compatibile con laptop Windows di diverso marchio (quali HP, ASUS e Lenovo), computer fissi e dispositivi Mac. Scaricate subito il software e seguite la guida in basso per utilizzarlo con la massima facilità:
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DemoCreator si avvierà in modo automatico in seguito all'installazione. Dalla schermata principale del software, cliccate su "Nuova Registrazione".
Si aprirà una nuova finestra, tramite la quale potrete personalizzare parametri quali la frequenza dei fotogrammi e l'area di registrazione.
Al termine della configurazione, cliccate sul pulsante rosso per iniziare a registrare. Per terminare la procedura è sufficiente premere il tasto F10.
Conclusa la registrazione, sarà possibile apportarvi modifiche utilizzando gli strumenti messi a disposizione dal programma.
Conclusioni
L'utilizzo eccessivo della CPU è un problema tristemente molto comune tra streamer e videogiocatori. Probabilmente ne sapete qualcosa. Ci auguriamo di cuore che le tante soluzioni che vi abbiamo proposto in questo articolo possano aiutarvi a risolvere qualsiasi difficoltà. Male che vada, potete sempre provare a utilizzare un software alternativo a OBS (come DemoCreator), così da registrare i vostri video senza intoppo alcuno. Grazie per aver letto e buona registrazione!
Come scegliere la dimensione del monitor per PC? Info, opinioni e prezzi
La scelta della dimensione del monitor di un computer è sempre stata oggetto di dibattiti. La maggior parte delle persone pensano che più un monitor sia grande meglio è, ma in realtà non è così. Sono molte le variabili che vanno tenute in considerazione per scegliere la dimensione e le prime sono la distanza dagli occhi e l’ampiezza dell’ambiente in cui andrà collocato. È ovvio che un monitor da scrivania non dovrà avere le stesse dimensioni di un monitor TV messo in salotto.
A parte questo, la grandezza va calcolata in base alla risoluzione, al tempo di permanenza di fronte al PC, all’uso che ne verrà fatto, se per la grafica, il gaming, semplici applicazioni office, eccetera. In questa guida verrà fornita qualche dritta per fare l’acquisto giusto coniugando prezzo e qualità.
La dimensione del monitor per PC si misura in pollici
Sono poche le persone che non hanno capito che la dimensione degli schermi si misura in pollici. Si tratta di un valore che corrisponde a 2,54 cm ed è la diagonale del monitor, quindi la distanza che c’è da un angolo all’altro.
La dimensione del monitor è data anche dal formato, che indica la larghezza e l’altezza dello schermo.
Per ottenere la migliore visione, bisogna calibrare lo schermo del PC, operazione fattibile con i semplici strumenti a disposizione nel software della scheda video.
Tornando alle dimensioni del monitor, se un pollice corrisponde a 2,54 cm, un monitor in formato Full HD di 22 pollici, sarà lungo 18 pollici e alto 10 pollici. Si tratta di 180 pollici quadrati che, trasformati nella misura che usiamo in Europa, diventano 457,2 cm².
I formati più comuni dei monitor sono 4:3 o 16:9. Il primo tipo veniva usato fino a non molti anni fa, ma recentemente si sta optando quasi esclusivamente per il 16:9. Vi sono molti altri tipi di rapporti poco usati e poco conosciuti, ma è interessante sapere gli usi migliori per i quali sono stati progettati.
Il formato, o rapporto, o rapporto d’aspetto, è quello che c’è tra la lunghezza e l’altezza dell’immagine: nel caso del 16:9, 16 sarà la lunghezza e 9 l’altezza dello schermo.
Le barre che si vedono nei film sopra e sotto all’immagine sono dovute al fatto che il video è stato progettato per il cinema e vengono trasmesse da uno schermo diverso. Recentemente è uscita sul mercato una dimensione del monitor con rapporto 21:9, ma per il momento non è molto diffusa.
Proporzioni e bande nere
Grazie alla tabella che segue sarà possibile capire quali sono gli usi migliori basati sulle proporzioni e la dimensione del monitor. Sono elencati quasi tutti, però quelli che si trovano attualmente sul mercato sono sostanzialmente tre: 4:3, 16:9 e 21:9.
Nonostante nel mercato consumer sia caduto in disuso, nell’ambito della grafica professionale e della fotografia il formato ancora usato è 4:3, mentre per monitor e TV ad alta definizione è 16:9. Poco diffuso, ma in espansione, il formato 21:9, ideale per gli amanti del cinema, dei videogiochi realistici e degli schermi molto ampi.
Proporzioni Uso Tipo di periferica 4:3 Standard Vecchi monitor e professionisti 16:9 HD Alta definizione 21:9 Cinema Poco diffuso in mega TV 15:9 Raro Consolle Nintendo 5:4 In disuso Monitor 1280 x 1024 15:10 Recente Surface Pro e Chromebook 16:10 Recente PC Widescreen e Tablet
Nel capitolo precedente abbiamo parlato di calibrazione del monitor ed è proprio a causa di essa che si vedono delle bande nere ai lati del video. Sono il rapporto d’aspetto, ossia la proporzione e la dimensione del monitor a creare quelle che in gergo tecnico si definiscono Letterbox.
I parametri elencati nella tabella sono legati alla dimensione dello schermo e alla risoluzione del video, perciò le bande nere si possono eliminare mediante la calibrazione del monitor.
In tutti esiste questa possibilità, così come nelle televisioni e nei monitor TV. Basta agire sui settaggi per rendere l’immagine perfettamente aderente alla dimensione dello schermo, senza nessuna fascia nera laterale.
Il mondo è vario e ci sono persone che preferiscono vedere un po’ di strisce nere superiori e monitor che nascono in questo modo appositamente per rendere maggiormente l’idea del Wide Cinema.
Come ottenere la visualizzazione ideale
A seconda della dimensione del monitor, è possibile calibrarlo agendo sui settaggi del computer per rendere la visualizzazione migliore. Con PC Windows dipende dalle versioni, quasi sempre basta cliccare col tasto destro del mouse in un qualsiasi punto vuoto del desktop che compare un popup con la voce Risoluzione dello schermo.
In alternativa bisogna andare nel Pannello di Controllo dove ci sarà l’icona dello schermo.
La procedura può essere diversa a seconda della scheda video che si utilizza, la quale può essere fornita di software appositi per calibrare con precisione un maggior numero di settaggi. Ad ogni modo, una volta arrivati finalmente alla possibilità di modificare la risoluzione, va regolata in base alla dimensione del monitor.
Nelle impostazioni avanzate o tramite il software della scheda video, si possono gestire anche i colori ed è consigliabile tararli in base ai suggerimenti preimpostati. Il sistema operativo riconosce lo schermo e propone un numero di colori adeguato.
Per gli ultimi usciti generalmente è 16,8 milioni, ovvero 32 bit. Senza scendere in particolari troppo tecnici, basta andare sul sito Microsoft dove c’è una tabella con alcune risoluzioni suggerite che riportiamo qui di seguito.
L’unità di misura della risoluzione è il Pixel e la tabella fa riferimento ai comuni monitor LCD piatti.
Tipo di monitor Risoluzione ideale Portatili 13-15 pollici standard 1400 × 1050 Portatili 13-15 pollici widescreen 1280 × 800 Portatili 17 pollici widescreen 1680 × 1050 Monitor LCD 19 pollici standard 1280 × 1024 Monitor LCD 20-22 pollici standard 1600 × 1200 Monitor LCD 20-22 pollici widescreen 1680 × 1050 Monitor LCD 24 pollici widescreen 1920 × 1200
La distanza dal monitor
Per scegliere la dimensione del monitor giusta bisogna considerare la distanza dalla quale verrà guardato. È un aspetto molto importante e da non sottovalutare, soprattutto per chi ci trascorre davanti molte ore.
Non fa certamente bene alla vista rimanere troppo tempo con gli occhi fissi su uno schermo, soprattutto se non è di qualità eccellente e calibrato nella maniera opportuna.
Negli ambienti di lavoro la legge prevede che chi si occupa di rimanere tutto il giorno di fronte a un terminale debba fare una pausa di un quarto d’ora ogni due ore. Per chiunque il suggerimento è che quando comincia a far male la testa o si sente un po’ di nausea, bisogna staccarsi immediatamente dallo schermo e fare qualcos’altro o rimanere ad occhi chiusi per un po’.
Vi sono persone che trascorrono ore e ore davanti al computer a giocare e questo è sicuramente poco salutare. Per chi lavora o comunque si trova seduto di fronte ad una scrivania, la distanza minima consigliabile da un monitor di 19 pollici sono 50 cm.
Gli schermi che oggi maggiormente si vedono sugli scaffali dei grandi magazzini o su Internet hanno almeno 19 pollici, ma sono più comuni quelli da 21 e 24 pollici. Un modello da 23 pollici è un compromesso ideale sia per lavorare ad una scrivania che per giocare o vedere film, ma la distanza dovrà essere superiore, altrimenti la vista si affaticherà in poco tempo.
La dimensione del monitor deve essere proporzionale all’ambiente e alla distanza di visione.
Se uno schermo di 23 pollici viene tenuto sulla scrivania bisogna rimanere lontani da un minimo di 50 cm a 1 metro. Ovviamente la distanza aumenta se la dimensione del monitor è maggiore, ma la regola universale è sempre quella di non rimanerci troppo a lungo e troppo vicino.
I monitor Ultra Wide
I monitor Ultra Wide sono gli ultimissimi usciti sul mercato e, come dice il termine stesso, sono ultra ampi. Il loro formato è di 21:9 o 21:10 e si possono usare esclusivamente per il cinema ad alta risoluzione o il gaming professionale. Sono il top della gamma che si può trovare al momento in commercio ed ovviamente sono costosissimi.
Bisogna avere un ambiente molto grande per riuscire a godere appieno della visione di uno schermo del genere, ma non solo. Ci vuole un computer sufficientemente potente e una scheda video superlativa per riuscire a gestire tutti i settaggi in maniera da avere una visione perfetta.
L’ultima frontiera dei monitor sono quelli curvi, molto spesso Ultra Wide, che offrono un coinvolgimento nel gioco totale. Sono estremamente comodi perché l’immagine avvolgente e la dimensione del monitor consentono di non ruotare troppo spesso la testa e ci si sente totalmente immersi nell’ambiente.
Hanno dimensioni medie di 27 o 32 pollici e ultimamente, grazie alla diffusione che stanno avendo, i prezzi sono calati. Un monitor curvo di 27 pollici Ultra Wide si può comprare con meno di 300 euro.
Bisogna sottolineare che i prezzi non scendono o si alzano solo in base alle dimensioni in pollici degli schermi, ma sono legati a molte altre variabili specificate nelle descrizioni tecniche.
Dimensione e risoluzione adatte
Per fare un po’ di chiarezza sui termini tecnici che identificano la dimensione del monitor ed altre caratteristiche, cominciano a capire che cos’è un Pixel. La risoluzione rappresenta la quantità di pixel di cui dispone il monitor: un pixel è un quadratino dello schermo che costruisce l’immagine.
Più pixel ci sono più l’immagine sarà definita. Al momento le risoluzioni che vanno per la maggiore sono Full HD e 4K. 4K significa quattro volte Full HD. Full HD ha una risoluzione di 1920 x 1080 pixel e a volte questo termine viene indicato come 1080p o 1080i.
P significa progressiva e I interlacciata. La risoluzione progressiva offre migliore qualità perché è più fluida e dettagliata. La risoluzione va scelta in proporzione alla dimensione del monitor: non serve a nulla avere una risoluzione elevata per monitor piccoli oppure bassa per monitor grandi.
Nel primo caso parte delle immagini non verranno viste e nel secondo saranno sgranate. Una regola di massima è aumentare la risoluzione all’aumentare della dimensione del monitor.
Con schermi fino a 20 pollici è sufficiente una risoluzione Full HD, da 22 a 25 pollici basta una risoluzione 2K e per monitor maggiori di 25 pollici ci vorrà una risoluzione 4K.
Sono valori indicativi, ma bisogna orientarsi su questi per riuscire ad avere una bella immagine che dia soddisfazioni durante la visione di un film o un videogioco. È indispensabile anche rimanere a proprio agio a lavorare tante ore davanti a un terminale senza avere mal di testa o nausea.
Termini da conoscere per scegliere meglio la dimensione del monitor
Vi sono alcuni termini tecnici che è bene conoscere per poter scegliere la dimensione del monitor adatto alle proprie esigenze. Nelle caratteristiche degli schermi è quasi sempre indicato il tempo di risposta, un altro valore fondamentale che si misura millisecondi.
Il tempo di risposta è la somma del tempo tra l’accensione e lo spegnimento di un pixel. Quando l’intervallo di tempo è lungo le immagini saranno strascicate e dunque molto fastidiose a vedersi.
Il tempo di risposta deve essere più basso possibile e oggi tutti i monitor in commercio hanno tempi di risposta inferiori ai 7-8 ms. Un tempo di risposta di 5 ms coniuga qualità e prezzo e si adatta più o meno a tutte le necessità.
Questo valore è inversamente proporzionale al tempo ma, a seconda delle esigenze, non è fondamentale. Un tempo di risposta di 1 ms non servirà a nulla in un monitor da 19 pollici usato per programmi di videoscrittura. I gamer incalliti si divertiranno poco senza uno schermo con un tempo di risposta di 1 o 2 ms e dimensione superiore a 24 pollici.
La frequenza di aggiornamento, spesso chiamata Refresh Rate, è il numero di volte in cui viene formata tutta l’immagine in un secondo sullo schermo ed è un valore che si esprime in Hertz. Un monitor da 60 Hertz avrà un’immagine ridisegnata completamente 60 volte in un secondo.
Maggiore è la frequenza di aggiornamento migliore saranno la nitidezza e la fluidità dell’immagine. Questo valore deve essere bilanciato al tempo di risposta perché entrambi agiscono sulla modifica dei pixel.
Altro valore da considerare è il valore della luminosità, che si può regolare anche dallo schermo. Meglio sceglierlo elevato, così come il contrasto, che è la differenza di luminosità tra colori scuri e colori chiari e si può settare tramite le impostazioni del computer.
Il valore ottimale del contrasto è 1000:1, che è quello nativo, mentre valori superiori si riferiscono al contrasto simulato. Più alto è questo valore maggiore sarà la differenza tra i colori chiari e i colori scuri, dunque la nitidezza delle immagini sarà migliore.
Suggerimenti e prezzi medi
Dopo aver fatto un’ampia panoramica sulle varie caratteristiche per distinguere uno schermo di buona qualità, vediamo come scegliere la dimensione del monitor spendendo il giusto. Naturalmente, anche come sottolineato in precedenza, non bisogna optare per oggetti scadenti, soprattutto per motivi di salute.
Senza spendere troppe parole, dal momento che il mercato in questo settore è estremamente variabile, ecco una tabella che schematizza caratteristiche e prezzi medi dei prodotti migliori attualmente in commercio.
Come scegliere il computer adatto alle proprie esigenze
Molto spesso, dopo aver scritto per anni di tecnologia, si finisce per scordare che le persone non sono tutte istruite su quelli che sono i termini, i componenti, e le capacità dei nuovi dispositivi tecnologici. Sebbene infatti il settore hitech corre a ritmi incredibili, sfornando dispositivi nuovi ogni settimana, non tutti sono informati ed interessati ad essa come lo sono gli addetti del settore, ma comunque, proprio per il motivo che milioni di device di diverse misure e capacità vengono prodotti ogni giorno causa la grande richiesta nel mondo, è molto facile trovare persone che mai si erano avvicinate alla tecnologia prima d’ora in uno dei tanti negozi delle grandi catene, pronti anche loro ad acquistare il loro primo computer.
Per questo motivo vogliamo creare una guida generale sempre utile, che possa guidare un acquirente in erba verso il suo primo PC, aiutandolo a capire quali sono le cose fondamentali che un cliente deve considerare quando vuole comprare un computer che sia desktop o notebook.
Guida all’acquisto del computer
Come scegliere il proprio computer? Nella maggior parte dei casi la marca non è un sempre un segno distintivo del prodotto. Infatti al contrario di quello che si possa credere, il marchio di un computer al giorno d’oggi è solo un brand, quello che veramente conta è l’hardware del computer, e quindi la qualità della componentistica interna.
Possiamo considerare come importanti quindi alcuni dei componenti principali, che a seconda dell’utilizzo che dovremo fare del computer, dovranno essere selezionati con cura e sono: Processore, memoria RAM, scheda video, Hard Disk.
Processore
Per scegliere il giusto processore bisogna comprendere che ci sono processori dalle caratteristiche top, e processori meno performanti, che a seconda di alcune metriche come i Ghz, il numero di core, e la cache, possono essere catalogati. Altra differenza sostanziale poi è la tecnologia utilizzata dagli stessi, tecnologia che a seconda della loro data di uscita, apporta miglioramenti sotto l’aspetto del consumo energetico, del riscaldamento o altro.
In questo caso poi il marchio è importante, visto che Intel e AMD sono case che da anni si fanno concorrenza. AMD crea ottimi processori, ma Intel forse con la sua serie Intel i7 offre prestazioni appena superiori anche se di contro i suoi prodotti costano di più. Sulla questione comunque ci sono dei parametri (benchmark) che possono offrire delle tabelle comparative delle prestazioni di ogni modello che interessa, basta fare un piccola ricerca sul web.
Scheda grafica (GPU)
La scheda grafica chiamata anche GPU, è invece il componente che si occupa di renderizzare in programmi professionali, video e videogame sul vostro PC. Facendo un breve riassunto delle funzionalità della GPU possiamo dire che ormai, considerando le tecnologie introdotte nei computer, i programmi che richiedono sempre più capacità, e la diffusione del gaming anche su computer (cosa che fino a qualche anno fa era meno in voga), oggi avere un’importante scheda grafica “dedicata” è una cosa diffusa ed utile.
All’acquisto del vostro computer quindi, un altro aspetto che dovrete tenere in considerazione è proprio questo, controllando non solo la marca ed il modello di GPU, prendendo come parametro di giudizio due delle marche più diffuse ATI e NVDIA ed i loro ultimi modelli, ma anche quanta memoria RAM gli sia stata dedicata alla stessa. A seconda dell’utilizzo che vorrete fare del computer, potreste avere bisogno di una scheda più o meno performante.
Ad esempio, se vorrete utilizzare il vostro computer per giocare agli ultimi videogiochi usciti, sicuramente optare per un comparto potente sarà una scelta azzeccata, al contrario, potreste evitare di investire diversi soldi per avere una scheda grafica potente.
Memoria RAM
La memoria RAM è il componente che permette al computer di svolgere più operazioni contemporaneamente. Più spazio o Gb si hanno, e più il computer riesce a gestire facilmente diversi programmi anche professionali.
Oggi, con i sistemi operativi che si hanno a disposizione, (per la maggiore in vendita ora è presente Windows 8) i programmi di grafica, la visione di video massiccia, è utile una media di memoria RAM che permetta di non avere problemi con l’utilizzo di questi applicativi, e deve essere calcolata in base a quello che offre il mercato attualmente, considerando che dati e potenzialità sono in continuo mutamento. Per questo quindi, è essenziale anche avere un prodotto che sia di lunga durata, informandosi sulla possibilità futura di espandere la memoria RAM attraverso banchi aggiuntivi (non tutti i computer lo permettono).
Hard Disk o SSD
Questa è un’altra parte importante del vostro computer. Oggi in commercio si trovano principalmente due tipologie, i “vecchi” Hard Disk e i più recenti dischi SSD. Tra i due la differenza e la velocità di lettura e scrittura di dati, e soprattutto il prezzo. Gli SSD, essendo più recenti, veloci e silenziosi, hanno un prezzo superiore, e al momento, anche se hanno raggiunto capacità notevoli, per la stessa memoria hanno ancora parecchia differenza di prezzo.
Sul mercato potrete trovare anche soluzioni ibride. Se comunque non volete optare per dischi SSD, e volete un hard disk classico, dovrete far attenzione ad alcuni dati importanti per la scelta del componente RPM (Rotazione per minuto) e la Cache. Questi due dati indicano i giri del disco fisso al minuto, e la quantità di memoria dove gli hard disk salvano temporaneamente i dati. In entrambi i casi, maggiori sono le cifre meglio è. Comparando questi dati potrete capire quale computer è migliore in questo senso. Tra le marche di hard disk più diffuse ed affidabili potrete trovare Western Digital o Samsung.
Questi che abbiamo visto sono i principali punti che un acquirente deve tenere a mente nel momento in cui decide di acquistare un computer. E’ ovvio che si tratta di un primo approccio con il mondo dei PC, ed inoltre ci sono anche altre componenti che potrebbero influenzare la scelta di una macchina o l’altra, come lo schermo, la silenziosità del sistema di raffreddamento, il numero di porte, e altro. Per chi però è a secco di informazioni a riguardo, questo primo approccio servirà per comprendere meglio le capacità del computer che si acquisterà, senza magari farsi abbagliare da qualche fantastica offerta propinata, che però non rappresenta quello che servirebbe.